L’opera principale della mostra “Reading a wave/Lettura di un’onda” di Palomar, la fondazione per l’arte contemporanea sul lago di Como, è “Gli effimeri” di Fausto Melotti.
Un inno alla leggerezza, alla poesia, all’effimero.
Nel 1981, in occasione della grande mostra al Forte Belvedere di Firenze, Italo Calvino scrisse un testo “Le effimere nella fortezza” in cui uno sciame di insetti, leggeri, veloci e delicati si confronta con una fortezza, simbolo di resistenza, fermezza e permanenza nel tempo. Senza troppi giri di parole, il brevissimo racconto descrive chi sono gli effimeri e l’importanza della leggerezza nelle nostre vite.
Il testo è ispirato all’opera di Melotti, che Calvino così descrive nel testo:
“Una partitura d’ideogrammi senza peso, come insetti acquatici che sembrano volteggiare su di una spalliera d’ottone schermata da un filo di garza”.
Sentite la poesia?
Fausto – Italo – Giulia – Elena siamo in buona compagnia!
Le Macchine Effimere fa servizio di Exhibition Registrar per le mostre “Reading a wave/Lettura di un’onda” e “Masaomi Yasunaga. Intersections of Dreams” alla fondazione Palomar.