Ceramica giapponese contemporanea. Non solo kintsugi

“Masaomi Yasunaga. Intersections of Dreams” è la seconda mostra che ha inaugurato l’apertura di Palomar la fondazione per l’arte contemporanea sul lago di Como.

Masaomi Yasunaga è un artista giapponese allievo di Saturo Hoshino, esponente di seconda generazione del movimento di avanguardia Sōdeisha che in giapponese significa “gruppo di striscianti nel fango”. Ribellandosi alla tradizione delle ceramiche giapponesi, il gruppo ha messo in discussione la necessità di realizzare oggetti utili – piatti, vasi, … – rivendicando l’identità di sculture delle ceramiche.

Queste le parole dei direttori artistici di Palomar, Hanneke Skerath e Douglas Fogle:

L’atto fortemente innovativo di Yasunaga e stata l’eliminazione dell’argilla come materiale strutturale primario. La radicalità della sua tecnica consiste nel creare forme scultoree in smalto, materiale tradizionalmente utilizzato come elemento decorativo per dare lucentezza, colore e finitura alle superfici di oggetti in argilla. Nelle mani di Yasunaga lo smalto liquido diventa un materiale costruttivo volubile, che durante la cottura si solidifica in forme tridimensionali. Lo speciale processo attraverso il quale Yasunaga riesce a fare in modo che questo materiale mantenga la sua forma consiste nel coprire gli oggetti in smalto con vari strati di sabbia, terra o roccia. Sciogliendosi nel calore intenso del forno alimentato a legna, lo smalto fuso agisce come un legante […]. Una volta tolte dal forno e raffreddate, le opere risultanti vengono accuratamente “dissotterrate” in un processo che assume il carattere di uno scavo archeologico.

Le Macchine Effimere fa servizio di Exhibition Registrar per le mostre “Reading a wave/Lettura di un’onda” e “Masaomi Yasunaga. Intersections of Dreams” alla fondazione Palomar.

Le opere di Masaomi Yasunaga sono gentilmente concesse in prestito da Nonaka-Hill Gallery, Los Angeles.