Effimere, dunque. Come le mostre.

Apparati complessi la cui realizzazione spesso richiede diversi anni, coinvolge professionisti, pretende attenzioni maniacali e una cura quasi morbosa per il dettaglio. Quell’affannarsi, affaccendarsi e costruire ha termine solo quando la mostra apre le porte al pubblico e il primo visitatore mette piede nella sala. Allora inizia la magia, la bellezza fa il proprio dovere, salva il mondo o per lo meno, incanta gli occhi di chi inconsapevolmente passeggia per quei luoghi dove tanto lavoro ha permesso un tale risultato.